Alessandro Speziali

Polizia Minusio-Muralto: avevamo visto lungo

22 settembre 2018

Nel 1998 Minusio e Muralto avviarono la collaborazione tra le polizie comunali e la Convenzione del 2002 permise – per una decina d’anni – il miglioramento del servizio. Dopodiché qualcosa cominciò a scricchiolare, e non poco. Si cominciò a parlare insistentemente di un Corpo che non riusciva a raggiungere gli obiettivi operativi auspicati dal Municipio minusino (servizio di prossimità e presenza sulle 24 ore, 7 giorni su 7) e a soddisfare le aspettative dei propri cittadini.

Così nel 2013 l’USI e il PLR promossero, tramite una mozione accettata dal Consiglio comunale, l’apertura di trattative per la creazione di una polizia comunale del Locarnese. L’approfondimento di questo scenario avrebbe fornito elementi nuovi per capire meglio il futuro della nostra polizia. Nel 2014 il Municipio propose al Legislativo, invece, l’unificazione dei corpi di Minusio e Muralto. Un progetto che non ci convinse per niente nella Commissione della gestione di allora: fragile nella sua solidità e ancor più debole nei risultati che avrebbe realmente conseguito. Sollevammo non pochi quesiti che chiarirono l’inconsistenza della proposta per tre motivi principali: una suddivisione dei costi poco chiara fra i due Comuni, un effettivo di agenti difficilmente raggiungibile e un servizio 24h/24 alquanto improbabile. Una riforma del corpo di Polizia monca, nonostante un costo pro capite ben oltre la media cantonale. In politica si può chiudere eccezionalmente e temporaneamente un occhio, ma qui avremmo dovuto bendarci entrambi sine die.

Nel 2015 i due partiti interpellarono nuovamente il Municipio sullo stato dell’organico, che di fatto impediva un servizio di quartiere e una copertura notturna adeguata. C’è chi addossò scompostamente la colpa alla Commissione della gestione, rea di aver preso in mano un dossier che da troppo tempo scontentava il nostro Comune. Lo stesso dossier è stato poi ereditato dai nuovi Commissari della legislatura attuale, i quali grazie a una nuova radiografia della problematica non hanno potuto che costatare – unanimamente – le criticità, rilevandone di nuove.

A conferma che la caparbietà dei Consiglieri comunali PLR e USI fosse sensata, nel febbraio di quest’anno l’Esecutivo propose la disdetta della convenzione con il Comune di Muralto, ammettendo (finalmente) i problemi nella collaborazione che da tempo ravvisavamo. Quale passo necessario, il Consiglio comunale accettò quindi la proposta del Municipio, ben consapevole che la riorganizzazione definitiva della nostra Polizia dovesse e debba ancora chiarirsi.

Il 19 luglio scorso, su questo giornale, l’evidente euforia estiva ha condotto il Capo Dicastero Sicurezza pubblica ad appuntarsi la medaglia di co-protagonista degli eventi, senza riconoscere alcun merito al Legislativo, vero protagonista e motore del cambiamento. Inoltre, egli ha spiegato di mirare a un corpo di polizia strutturato autonomo, grazie a nuove assunzioni. Ebbene, come cittadino e Consigliere comunale spero che l’Esecutivo esamini con precisione, spirito critico e senza pregiudizi il futuro della nostra sicurezza, tenendo conto degli sviluppi a livello cantonale, delle opportunità di collaborazioni pragmatiche e delle reali esigenze del territorio. Senza dimenticarne i costi.